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Immagine del redattoreMichela Sacchi

Armocromia online: si può fare?

Armocromia online: hai mai sentito dire, o pensato, che non si possa fare perché le foto falsano i colori?

In questo articolo ti spiegherò i motivi per cui ritengo, secondo la mia esperienza, che le analisi online si possano fare.


armocromia online

Armocromia online: quello che non ti hanno mai detto


Durante una consulenza dal vivo, l’esperta/o in armocromia sa che deve rispettare precisi parametri di analisi.

La persona analizzata dev’essere struccata, senza gioielli e con i capelli coperti da un telo bianco se sono tinti.

L’ambiente inoltre dev’essere ben illuminato, meglio ancora se con la luce naturale del mattino.

Questa prassi permette al consulente di osservare i reali colori della persona, soprattutto quello della pelle, senza che l’occhio subisca l’influenza degli altri colori circostanti.


A proposito: sapevi che la nostra percezione dei colori,

anche dal vivo, cambia di continuo?


Il nostro occhio infatti percepisce i colori in modo diverso a seconda dell’orario, della stagione, del clima e di altri fattori.

Questo accade perché il colore non è una proprietà intrinseca dell’oggetto, ma una proiezione che la nostra mente fa delle lunghezze d’onda percepite dall’occhio.

Questo ovviamente non significa che io vedo rosso e tu vedi blu, ma che l’esperienza del colore, fin da bambini, è in gran parte soggettiva, proprio come la musica e i profumi.

Il modo in cui percepiamo i colori è influenzato anche da fattori come:

– Il luogo in cui viviamo

– La cultura

– I ricordi e le esperienze vissute

– Il nostro carattere

– La nostra educazione

Per farti capire meglio quello di cui sto parlando vorrei farti un esempio.

Osserva questo colore e prova a dargli un nome: come lo identifichi? Come lo chiameresti?


colore turchese


Ci hai pensato?

Prima di tutto devi sapere che questo colore ha un nome ben preciso.

Non chiedermi chi lo abbia deciso perché per me è ancora un mistero, un po’ come quando ci chiediamo chi ha inventato i cognomi.

Quello che ci interessa, però, è che probabilmente io e te lo chiamiamo in modo diverso.

Prima di conoscere il mondo dell’armocromia e di imparare i veri nomi dei colori (come fossero tabelline), questa tonalità l’avrei chiamata Tiffany.

E tu?

Il suo vero nome invece è turchese!

Bravissima/o se lo avevi indovinato!

Con questo esempio volevo solo dimostrarti che il modo in cui chiamiamo e percepiamo i colori varia da persona a persona.

Tornando all’analisi cromatica: accade lo stesso anche ai consulenti?

Può darsi.

In teoria, un bravo consulente conosce i colori: sa distinguerli, sa il loro nome e sa riconoscere le loro caratteristiche (se è caldo o freddo, intenso o soft, chiaro o scuro).

Va di per sé, che se riesce a farlo con i singoli colori saprà farlo anche con le persone.

In pratica, però, non è sempre facile.

Quindi, potrebbe anche accadere che due consulenti che analizzano la stessa persona possano arrivare a risultati diversi.

Ti faccio un esempio.

Osserva i colori di Sadie Sink sulla sinistra e Lauren Graham sulla destra.

Riesci a percepire la loro temperatura?

La prima ha un sottotono caldo e la seconda ha un sottotono freddo.



Lauren Graham e Sadie Sink armocromia

Con tutta probabilità non fai fatica a notare la differenza, giusto?

Che la prima sia calda e la seconda sia fredda lo comprendiamo principalmente dal colore dei capelli e della pelle. Ricordi gli assolutismi di cui ho parlato in questo articolo?

Ora, però, osserva Elizabeth Olsen sulla sinistra ed Ellen Pompeo sulla destra.

Chi ha colori caldi e chi ha i colori freddi?


Ellen Pompeo Elizabeth Olsen armocromia

In questo caso, se ci si basa solo sull’osservazione delle caratteristiche cromatiche, come pelle e capelli, non è immediato.

Tutto viene reso più chiaro dalla reazione del viso ai colori durante una consulenza.

Osserva come Elizabeth sia valorizzata da sfumature chiare, calde e polverose, mentre Ellen da tonalità chiare, fredde e polverose.


Ellen Pompeo armocromia

Elizabeth Olsen armocromia


Da questo esempio comprendiamo che il consulente d’immagine non si basa esclusivamente sull’osservazione dei tuoi colori ma ne interpreta il cambiamento durante l’analisi svolta con i drappi.

Il consulente potrebbe subire l’influenza soggettiva del colore ma se è veramente competente non si farà ingannare da gusti e opinioni personali, si limiterà invece ad osservarti nel modo più oggettivo possibile.

Soprattutto si accerterà che tu veda la stessa cosa.

La reazione del tuo viso ai colori, in parole povere, non è soggettiva ma oggettiva.

Il fatto che due consulenti giungano a risultati diversi è normale se la variazione è minima, ma se le opinioni sono opposte uno dei due starà sbagliando.

Fatta questa premessa, che ci aiuta a capire che anche dal vivo l’occhio non è infallibile e che un consulente deve essere prima di tutto un esperto del colore, che dire delle analisi online?

Valgono gli stessi principi? Sì!


Analisi online: come si fanno


Esattamente come le consulenze svolte dal vivo, anche quelle online devono rispettare gli stessi parametri. La foto che il consulente userà per l’analisi online dev’essere ben illuminata e il soggetto deve essere necessariamente struccato, deve indossare una maglia bianca e anche un telo che copra eventuali capelli tinti. La foto è ancora più attendibile se lo sfondo è bianco. Ora il nocciolo della questione è: come faccio a sapere se i colori sono reali? Osserva le seguenti immagini:


armocromia online

In quale delle tre immagini, secondo te, si vedono bene i miei colori?

Sicuramente i miei colori si vedono molto bene nella seconda foto (e ti posso confermare che sono esattamente così).

Perché?

Perché la foto rispetta quello che in fotografia viene chiamato “bilanciamento del bianco”.

Cos’è?

Prendi un foglio bianco dalla tua stampante e avvicinalo alle mie foto.

Noti che nel primo caso il bianco in realtà vira verso il grigio?

Questo accade perché c’è una scarsa illuminazione, e di conseguenza i miei colori appaiono più scuri.

Nell’ultimo caso invece il bianco è più giallo.

Questo significa che la foto ha un bilanciamento caldo e il mio sottotono potrebbe essere confuso (sembra addirittura che io abbia i capelli ramati!).

Mentre se lo posizioni accanto alla foto centrale… ecco che il bianco della maglia rimane davvero bianco!

Una volta accertato che la foto è attendibile, il consulente può procedere con la consueta analisi con i drappi, che in questo caso saranno digitali.

Ogni consulente ha il suo metodo e i suoi sistemi.

In sostanza, basta incorniciare la foto della persona analizzata in un quadrato colorato e osservare la reazione del viso ad ogni variazione di sfumatura.

Sai, personalmente preferisco di gran lunga questo tipo di analisi perché:

– Mi permette di testare infiniti colori;

– Ho tutto il tempo per esaminare ogni caso con più precisione e calma rispetto alle consulenze dal vivo;

– Non avendo nessun cliente con cui rapportarmi non c’è pericolo che l’ansia da prestazione giochi brutti scherzi (succede a tutti purtroppo!)

Ma… quindi basta solo una foto fatta bene e il gioco è fatto?

Sarebbe meno impegnativo ma no, non basta!

Solitamente si richiedono anche altre foto per confrontarle con quella fornita per l’analisi. Ogni consulente determinerà le quantità e le modalità necessarie.

Oltre a ciò, è indispensabile un accurato questionario conoscitivo per comprendere i gusti, gli obiettivi, la personalità e la quotidianità della persona analizzata.

SOLO in questi casi, l’analisi può dirsi completa.

Diffida di chi ti propone una semplicistica analisi via webcam perché, come potrai immaginare, non è fattibile.


Non ti fidi ancora? Scommetto che questa cosa non la sai…


Una delle massime esperte a livello mondiale di analisi cromatica è Ferial Youakim, l’ideatrice di Universal Color System 4×4 – 16 Seasons™ e la fondatrice dell’AICI (Associazione Internazionale Consulenti d’Immagine). Ferial tiene corsi di formazione online in tutto il mondo, anche in Italia, già da diversi anni. E indovina? È anche la massima esperta di analisi online! Proprio come lei, già da diverso tempo, i consulenti d’immagine di tutto il mondo, soprattutto in UK e USA (ogni tanto è bene mettere il naso fuori dal nostro Paese) propongono analisi cromatiche online! In conclusione: sì, le analisi online sono fattibili e accurate tanto quelle dal vivo. Se qualcuno asserisce il contrario è perché, forse, non ci ha mai provato o non ha un buon metodo di analisi. Ora tocca a te: farai un’analisi dal vivo oppure online? Sei una consulente d’immagine e vorresti imparare il metodo corretto per le analisi online? Partecipa al mio corso.


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