Bodyshape e metodo Kibbe: qual è la differenza?
È da pochissimo che in Italia si sente parlare di “metodo Kibbe“, giusto qualche anno.
Questa tecnica in realtà è stata scoperta negli USA verso gli inizi del ‘900 (mica ieri insomma) da Belle Northrup, una professoressa della Columbia University.
Fu solo nel 1973 che Harriet Tilden McJimsey concretizzò questo metodo nel suo testo “Art and Fashion in Clothing Selection” e successivamente David Kibbe ne fece un cult dal 1987 grazie al libro “Metamorphosis: Discover Your Image Identity and Dazzle As Only You Can“.
Accenni storici a parte: che differenza c’è tra questo metodo e la classica analisi delle bodyshape?
Scopriamolo subito!
Cosa sono le bodyshape?
La bodyshape è la forma della nostra silhouette, ovvero del nostro corpo. Esistono diverse scuole di pensiero a riguardo ma di solito ne vengono individuate principalmente 5: – ovale o mela – clessidra – triangolo o pera – triangolo inverso o fragola – rettangolo o banana

A cosa servono le bodyshape?
Individuare la tua bodyshape ti permette di scegliere abiti che rispettano e valorizzano le tue forme. Ad esempio, se la tua forma del corpo è Clessidra, e quindi hai un punto vita ben definito, sarebbe veramente un peccato indossare qualcosa di largo che vada a nascondere la tua silhouette. Osserva Scarlett Johansson. Il primo outfit rispetta la sua bodyshape, il secondo no.
Noti la differenza?

Con il secondo outfit può piacere o meno ma oggettivamente va un po’ a nascondere le sue forme, non credi?
Quindi, conoscere la tua bodyshape significa prediligere i capi che mettono in risalto i tuoi pregi fisici evitando quelli che, al contrario, non ti valorizzano.
Fino a qui tutto torna, la teoria è buona, ma…
Bodyshape: quello che non ti dicono
Devi sapere che alla base di questo metodo c’è una teoria affascinante: la sezione aurea. Ne hai mai sentito parlare? La sezione aurea è una rappresentazione figurativa di un numero che equivale circa a 1,6180339887 ecc. Questo numero è una costante, ovvero un numero che si ripete in tutto ciò che ci circonda: zampe di animali, conchiglie, il nostro stesso corpo e tanto altro ancora. Si tratta di una proporzione che, in sostanza, ci fa apparire belle le cose intorno a noi perché rispettano un’armonia generale. In anatomia si trova la sezione aurea nel rapporto tra l’altezza di un individuo e la distanza del suo ombelico da terra (prova a dividere la prima misura per la seconda e vedrai che uscirà quel numero magico). Cosa ci fa capire la sezione aurea? Che il nostro occhio vede bello ciò che è ben proporzionato.

Ed ecco il tranello: se è vero che vediamo bello ciò che è proporzionato, significa che tenderemo sempre a preferire visivamente un corpo perfettamente proporzionato?
Significa forse che, essendo la Clessidra la bodyshape più proporzionata, o almeno così dicono, è anche quella più bella?
Ovviamente nessun consulente d’immagine ti direbbe mai questa cosa in modo esplicito ma è esattamente il messaggio che si vuole far passare.
Prendiamo il caso della bodyshape a Triangolo che ha una lieve “sproporzione” tra parte alta e parte bassa del corpo, essendo la prima più minuta e la seconda più piena.
Secondo le “regole” generali dell’analisi della figura, questa bodyshape è valorizzata da maggiori volumi nella parte alta del corpo.
Perché?
Perché in questo modo si attenua il “difetto” della sproporzione e si ricrea armonia tra la parte alta e la parte bassa, emulando la forma “perfetta” della Clessidra.
Nella prima foto ecco quello che, in teoria, sarebbe un outfit poco valorizzante per la bodyshape Triangolo. Nella seconda foto l’outfit più indicato.

Non so te, ma io credo che entrambi gli outfit le stiano molto bene.
E no, non perché “J.Lo se lo può permettere” ma perché rappresentano il suo stile più romantico e femminile!
Facciamo un altro esempio, torniamo a Scarlett Johansson.
Osserva le immagini: in tutte e due le foto ciò che indossa rispetta le proporzioni della sua bodyshape.

Cosa ne pensi? Dove la vedi più in armonia con gli abiti che indossa? Nel primo o nel secondo caso? Nel secondo outfit sembra una donna intrappolata nei vestiti di un ragazzino. Con il primo vestito ecco che sprigiona tutta la sua essenza di stile. È sicuramente un capo valorizzante per la sua bodyshape ma quello che più conta è che sia valorizzante per la sua personalià, per il suo intero essere.
Bodyshape vs Metodo Kibbe
È vero che il nostro occhio vede bello ciò che è ben proporzionato ma è anche vero che, nonostante esistano delle proporzioni generali nella natura e nel nostro corpo, non tutto deve essere per forza uguale. Proprio come non esistono due volti identici, così non esistono due corpi identici. Ognuno ha le sue caratteristiche, ovvero quelle “sproporzioni” che ci rendono ciò che siamo. Ripeti insieme a me:
Le tue sproporzioni non sono difetti, sono caratteristiche che ti rendono unica
Ecco quindi la più grande differenza tra i due metodi: mentre l’analisi della figura classica si concentra sul raggiungimento delle proporzioni e della simmetria, il metodo Kibbe ti aiuta a vedere e accettare le tue sproporzioni così come sono e a valorizzarle. In che senso? Hai mai provato a cercare su Google una di queste frasi? “Come sembrare più alta” “Come sembrare più magra” “Come sembrare più formosa” Ecco, se l’hai fatto è proprio perché qualcuno ti ha convinta che essere bassa, o troppo in carne, o troppo magra sia un difetto. Il metodo Kibbe invece parla al tuo cuore, alla vera te, e ti dice: “Sei bassa? E allora? Fai vedere a tutti quanto lo sei!” “Hai le spalle larghe? E quindi? Mostrale, mettile in primo piano!” “Hai una silhouette formosa? Bene! Valorizzala con l’abbigliamento” Non trovi che sia un modo di vedere le cose molto più flessibile e al passo con i tempi? Sono finiti i giorni in cui qualcuno ti diceva che la tua forma fisica o il tuo viso hanno qualcosa che non va.
Cosa scelgo? Analisi della figura o analisi Kibbe?
Questo dipende da te. Io offro entrambe le consulenze: analisi della bodyshape o analisi dello stile con il metodo Kibbe. Perché? Perché queste due consulenze raggiungono risultati diversi. Se vuoi sapere con precisione quali sono i tagli e i modelli che ti fanno apparire più proporzionata e vedere così il tuo corpo più simmetrico ti consiglio l’analisi della figura. Se invece vuoi capire qual è la tua essenza di stile, cosa comunica la tua immagine e come valorizzare al meglio il tuo fisico e il tuo viso ti consiglio l’analisi dello stile con il metodo Kibbe. Non è un controsenso consigliare entrambe le consulenze?
Assolutamente no, perché una non esclude l’altra. Infatti, potresti seguire la tua essenza di stile pur rispettando le proporzioni del tuo corpo. Se sei alla ricerca di un percorso completo, che ti aiuti a migliorare la tua immagine a 360° ti consiglio il mio percorso RINASCI. Solo attraverso un percorso completo sarò in grado di studiare il tuo corpo, la tua personalità e i tuoi bisogni per consigliarti l’abbigliamento più valorizzante per la tua immagine.