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Cosa mi ha convinto a studiare il metodo Kibbe

Se sei nuova da queste parti, ti do il benvenuto nel mio blog. Mi chiamo Michela e sono una Consulente d'immagine e di stile.


Se mi conosci già da un po', bentornata e grazie per essere di nuovo qui.


È da tempo ormai che parlo di Metodo Kibbe. Se non sai cos'è, ti consiglio di leggere questo articolo. Poi però torna qua, mi raccomando!


Qualche mese fa avevo previsto che questo metodo avrebbe spopolato e da allora se ne sente sempre più parlare in Italia.


Com'è ovvio che sia d'altronde: come si fa a non parlare di un metodo stilistico in grado di individuare perfettamente la tua essenza, la tua personalità e il modo in cui dovresti vestirti per esprimerle al meglio? Ecco perché l'ho trovato subito rivoluzionario rispetto a tutto quello che abbiamo sempre conosciuto.


In questo articolo, ti vorrei spiegare ancora meglio perché credo così tanto in questo metodo e perché ho deciso di creare un corso per insegnarlo.


Alla fine troverai un super regalo. Questa volta voglio stupirti!



3 scelte sbagliate che ho preso in passato


Sono sempre stata una persona piuttosto indipendente e amo solo le regole che hanno una logica e un nobile obiettivo.


Questo è il motivo principale per cui sentivo il bisogno di creare il mio business: indipendenza intellettuale, creatività e libertà di movimento sono elementi indispensabili per il mio benessere.


Agli inizi del 2020, in piena pandemia, ho deciso di sfruttare il tempo libero in corsi di formazione che mi avrebbero permesso di creare il mio lavoro. A quei tempi si sentiva molto parlare di Armocromia e, inevitabilmente, il primo corso che feci fu proprio di analisi del colore. Primo errore.


Non fraintendermi, io amo l'analisi del colore. Per me è un'arte, una tecnica indispensabile da conoscere per qualsiasi consulente d'immagine ma... non sapevo in cosa mi stavo cacciando.


Durante il corso mi furono insegnate tante "regole" per riconoscere le stagioni e per effettuare un'analisi del colore. Quando iniziai a lavorare capii subito che erano inefficaci e senza logica. Addirittura pensai per un momento di non esserne capace. La verità è che quelle "regole" erano semplici stereotipi infondati e che la vera metodologia per l'analisi del colore era molto più complessa di quello che facevano credere.


Nel novembre del 2020 aprii il mio profilo Instagram. Ai tempi parlavo solo di Armocromia. Secondo errore.


Perché?


Perché il mercato dell'armocromia stava diventando una giungla: sempre più consulenti d'immagine, sempre più contenuti identici, sempre più competizione.


Non ho amato quell'ambiente. A quel punto capii che potevo fare due cose: mollare o differenziarmi. Scelsi la seconda strada.


Iniziai così a studiare un altro metodo di analisi del colore: il 4x4 di Ferial Youakim. Tutto aveva più senso. Imparai le vere regole della colorimetria, studiai diverse correnti di pensiero e rielaborai tutto a modo mio. Finalmente mi sentivo più sicura e capace.


È qui che presentai al pubblico i miei primi tre corsi: armocromia completo, armocromia online e armocromia avanzato per consulenti.


Nel frattempo, volendo crescere, frequentai anche un corso sulle bodyshape. Terzo errore.


Indovina perché?


Anche questo corso era pieno di generalizzazioni e consigli poco pratici. Ora ti spiego meglio.



Analisi della bodyshape: pregi e difetti


L'analisi della bodyshape è un metodo che ti aiuta a identificare la forma del tuo corpo e, di conseguenza, le tecniche di camouflage migliori per valorizzare i tuoi pregi e minimizzare i tuoi difetti.


Ma cos'è veramente un difetto?


Facciamo un esempio. Molte persone che hanno un naso prominente lo considerano un difetto. Lo è davvero? O è solo una caratteristica? In parole povere: chi ha stabilito che il naso alla francese è più attraente di quello aquilino?


O ancora. Diverse donne considerano un difetto avere i fianchi formosi. Il problema è che anche chi ha i fianchi dritti lo considera un difetto. Quindi siamo tutti difettati?


bodyshaming bodyshape difetti tecniche di camouflage

Ovviamente no.


È tutto legato alla cultura. Le mode, anche quelle che riguardano i gusti estetici, vanno e vengono. Negli anni '20 andava di moda l'immagine della donna con un fisico asciutto e slanciato. Negli anni '50 erano le donne Pin-Up al centro della scena con il loro fisico morbido e sinuoso, e così via. Sempre la stessa storia da centinaia e centinaia di anni.


L'analisi della bodyshape è superata già da circa mezzo secolo per questa sua visione retrograda del corpo. No, cara lettrice, non esistono difetti da dover camuffare o riequilibrare.


Nessuno vuole più sentirsi dire: "Devi riproporzionare una parte del tuo corpo perché altrimenti hai qualcosa che non va". Non è un ragionamento sano.


Già nel 1987 nel libro "David Kibbe's Metamorphosis" veniva detto:


"Le teorie tradizionali della bellezza e della moda limitano enormemente il potenziale della tua immagine. Ti fanno sentire meno bella di quanto sei veramente! Ovviamente non intendono farlo di proposito, ma questo è sicuramente ciò che realizzano."

Scoprire la forma del tuo corpo può esserti d'aiuto per capire quali tagli e modelli cadono meglio sul tuo corpo. Niente di più e niente di meno.


Non devi riproporzionare nulla. Non devi camuffare nulla. Non devi sembrare nulla di diverso da ciò che sei veramente.


In due parole: sei perfetta così come sei.


E non è una frase fatta. È la realtà dei fatti. Prova a immaginare come sarebbe Lily Collins se avesse un fisico più atletico e muscoloso: perderebbe il suo fascino da ragazza innocente. E pensa se Barbra Streisand si fosse rifatta in naso: avrebbe perso il suo charm.


Quelli che tu consideri difetti, o meglio, quello che la società ti porta a pensare che siano difetti, sono caratteristiche che ti rendono unica. Non saresti tu senza le tue peculiarità. Sarebbe davvero un peccato pensare di non essere mai abbastanza e voler apparire a tutti i costi quello che non si è.


Il mondo ha bisogno della tua unicità.


Ricapitolando: quali sono i pregi e i difetti dell'analisi della bodyshape?


Pregi:

  • Diventi consapevole della forma del tuo corpo;

  • Scegli i modelli più coerenti con le tue forme.

Difetti:

  • Ti porta a pensare che devi riproporzionare la tua figura perché c'è qualcosa che non va nel tuo corpo;

  • Dietro il termine apparentemente innocente "tecniche di camouflage" si nasconde una concezione retrograda del corpo secondo cui bisogna camuffare i difetti;

  • Ti dice qual è la forma migliore per i tuoi abiti, non lo stile.

Insomma, quindi cosa mi ha convinto a studiare il metodo Kibbe? Ora ci arrivo.



La formula magica per la libertà di espressione


metodo kibbe stile yin e yang

È con queste premesse che, quando sentii parlare della prima volta di analisi stilistica "Yin e Yang", iniziò a incuriosirmi questo metodo.


(Ricordo a tutti i lettori che i termini "Yin e Yang", in questo contesto, non hanno nulla a che vedere con la concezione religiosa e filosofica orientale.)


All'inizio pensavo fosse una tecnica confusionaria e poco comprensibile ma più la studiavo più mi rendevo conto che avevo tra le mani la rivoluzione del secolo.


Il metodo Kibbe, e per estensione tutti i metodi stilistici che si basano sullo "Yin e Yang", individua con precisione 5 archetipi base dello stile in cui ognuno di noi può rientrare:


Ogni archetipo ha una sua "essenza" tipica che la caratterizza. Che cosa significa?


Che corpo e mente sono un tutt'uno. Il fisico influenza il carattere e la personalità influenza il corpo. Questo mix è chiamato essenza.


Facciamo qualche esempio.


Osserva le immagini qua sotto: che cosa ti comunicano? Riflettici per qualche secondo.


metodo kibbe stile yin e yang